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Al via l’11° Torneo regionale di dibattito nella scuola. Comunicato stampa

PALESTRA DI BOTTA E RISPOSTA
AL VIA A PADOVA L’11° TORNEO REGIONALE DI DIBATTITO 2016/2017

Sta per iniziare l’11° Torneo Regionale di formazione al dibattito nella scuola che fa parte del progetto “Palestra di botta e risposta” avviato ancora nel 2001 all’interno del Corso di Teoria dell’Argomentazione dell’Università degli Studi di Padova ed organizzato in collaborazione con l’Associazione per una Cultura e la promozione del Dibattito (ACPD).
Responsabili del progetto sono il prof. Adelino Cattani, docente di Teoria dell’argomentazione e presidente dell’ACPD e il prof. Senofonte Nicolli, dirigente scolastico e vice presidente dell’ACPD.
Il Torneo, dopo un percorso di formazione iniziale, vede coinvolti quest’anno otto licei del Veneto: “Marchesi” di Padova, “Curiel” di Padova, “Maria Ausiliatrice” di Padova, “Tito Livio” di Padova, Pigafetta” di Vicenza, “Da Collo” di Conegliano, Cattaneo di Monselice, “Galilei” di Dolo.
Le diverse squadre, davanti a tre giudici che valuteranno la quadre delle argomentazioni, si confronteranno nel corso dell’anno scolastico su temi di grande attualità, fino al dibattito pubblico finale.
Il dibattito consiste in un confronto nel quale due squadre di studenti sostengono e controbattono un’affermazione o un argomento loro proposto, ponendosi in un campo (pro) o nell’altro (contro). Dal tema proposto prende il via un vero e proprio dibattito regolamentato, strutturato in alcune fasi: prologo, argomentazione, dialogo socratico, replica, difesa, epilogo.
Il dibattito allena la mente a considerare anche posizioni diverse dalle proprie, sviluppa il pensiero critico, allarga i propri orizzonti, arricchisce il proprio bagaglio di competenze linguistiche, logiche e relazionali e non solo, potenzia l’uso delle metodologie cooperative.
Il dibattito sviluppa anche competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità.
Il dibattito permette agli studenti di imparare a cercare e selezionare le fonti con l’obiettivo di formarsi un’opinione, sviluppare competenze di public speaking e di educazione all’ascolto, ad auto-valutarsi, a migliorare la propria consapevolezza culturale e l’autostima.
Il prof. Adelino Cattani sottolinea come “il dibattito tra studenti possa aiutare a formare persone temerariamente capaci di discutere bene, di meglio confrontarsi, meglio convincere, meglio convivere. Il dibattito può così promuovere ed essere indice di apertura critica, antidogmatismo, tolleranza, democrazia. Attraverso il dibattito tra pari, studenti e studentesse hanno l’opportunità di trasformare e ampliare la visione personale del mondo; diventano complici nella vicendevole sottomissione alla forza della ragione”.
Il prof. Senofonte Nicolli dichiara: “L’approccio pedagogico si caratterizza nel cercare risposte che non risolvano le domande, quanto piuttosto mettano in risalto l’essenza di questo domandare, aiuti a non smettere di farlo, a domandare sempre meglio. Un approccio alle domande sulla vita, quindi, non storico ma esistenziale, sperimentato in una dimensione interpersonale di gruppo: il dibattito, appunto”.
Il Torneo appassiona e coinvolge. Alcuni studenti che hanno partecipato lo scorso anno al progetto hanno scritto: è stato un viaggio per intravvedere che cos’è la ricerca di un verità; porto a casa migliori capacità di retorica e dialettica, di improvvisazione, di gioco di squadra e individuale, di guardare al mondo con una più ampia prospettiva e più profonda umiltà; mi sento cresciuto culturalmente e come persona; ho imparato a confrontarmi con gli altri su posizioni diverse; è stato come volare oltre il confine della parola.
“Palestra di botta e risposta” si conferma un progetto di grande attualità se pensiamo che il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha appena lanciato un progetto nazionale di Public Debate e Public Speaking affinché i ragazzi di tutte le scuole possano imparare ad argomentare le loro idee, a farle capire e valorizzarle.
Discutiamo, discutiamo, dunque; qualcosa di buono nascerà e qualcosa di buono resterà.

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