IC “L. Spallanzani” Mestre 5 – Percorso di formazione al dibattito 2017/2018
IC “L. Spallanzani” Mestre 5 – Percorso di formazione al dibattito 2017/2018
PALESTRA DI BOTTA E RISPOSTA
PERCORSO DI FORMAZIONE AL DIBATTITO 2017/2018
IC “Lazzaro Spallanzani” Mestre 5
ORGANIZZAZIONE
Corso di Teoria dell’Argomentazione, Dipartimento Fisppa, Università degli Studi di Padova.
ACPD (Associazione per una Cultura e la promozione del Dibattito) di Padova.
RESPONSABILI DEL PROGETTO
prof. Adelino Cattani – docente di Teoria dell’Argomentazione Università di Padova; presidente ACPD; tel 049.8274715 cell 339.7050755 adelino.cattani@unipd.it
prof. Senofonte Nicolli – già dirigente scolastico e supervisore Scienze Formazione Primaria Università di Padova; formatore; co-presidente ACPD; cell 329.3535927 senofonte.nicolli@gmail.com
DESTINATARI DEL PROGETTO
Insegnanti e studenti di quattro classi prime e sei classi terze della Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo statale “Lazzaro Spallanzani – Mestre 5.
IL PERCORSO DI FORMAZIONE
Palestra di botta e risposta offre l’opportunità a docenti e studenti della scuola secondaria di primo grado di sperimentare un percorso di formazione al dibattito regolamentato, una efficace metodologia che permette l’acquisizione di competenze trasversali favorendo, in modo graduale, attivo e laboratoriale, l’apprendimento cooperativo e l’educazione fra pari.
Il dibattito consiste in un confronto nel quale due squadre di studenti sostengono e controbattono un tema loro proposto, ponendosi in un campo (pro) o nell’altro (contro). Dal tema proposto prende il via un confronto a più voci dettato da regole e tempi definiti.
Obiettivo generale del progetto di formazione scolare al dibattito è quello di creare persone consapevoli, libere e responsabili.
Obiettivi specifici: formare persone capaci di pensare con la propria testa e di sottoporre a confronto le proprie ragioni, provando a farle valere al meglio in contraddittorio; sviluppare competenze relazionali, di ascolto, comunicative; sviluppare capacità di analizzare e sintetizzare informazioni, di formulare giudizi in autonomia, di collaborare in gruppo, di avere iniziativa e intraprendenza.
Per la preparazione del dibattito è necessaria un’attività di documentazione e di elaborazione critica: gli studenti apprendono così a cercare e selezionare le fonti con l’obiettivo di formarsi un’opinione, migliorare la propria consapevolezza culturale, auto-valutarsi, sviluppare competenze per parlare in pubblico in modo efficace e di educazione all’ascolto.
Palestra di botta e risposta vuole offrire la possibilità di fare una esperienza che consenta di allenare la mente a considerare anche i punti di vista diversi dai propri, sviluppare il pensiero critico, allargare i propri orizzonti, arricchire il bagaglio personale di competenze linguistiche, logiche e relazionali e non solo, potenziare l’uso di metodologie laboratoriali.
Palestra di botta e risposta sviluppa anche competenze di cittadinanza attiva e democratica; favorisce il rispetto delle differenze e la capacità di confronto tra culture.
La varietà delle questioni trattate durante i dibattiti e la multidisciplinarietà richiesta per sviluppare al meglio le posizioni sostenute e comprendere le posizioni antagoniste, favorisce l’acquisizione e l’impiego di conoscenze collegate a molteplici campi disciplinari curriculari.
ORGANIZZAZIONE GENERALE DEL PERCORSO
Fase 1. Formazione insegnanti – novembre 2017 (n. 8 ore)/maggio 2018 (2 ore)
L’attività di formazione è finalizzata a:
motivare gli insegnanti al progetto e condividere l’approccio all’argomentazione;
conoscere alcune tecniche argomentative e modalità efficaci di comunicazione verbale e non verbale;
conoscere alcuni strumenti utili per la ricerca nel mondo dell’informazione e della documentazione;
condividere caratteristiche, regole, procedure e ruoli di un dibattito regolamentato.
lunedì 6 novembre 2017
modulo 1 Argomentare le proprie ragioni – Adelino Cattani, docente di Teoria dell’Argomentazione Università di Padova.
modulo 2 Strumenti per la ricerca nel mondo dell’informazione – Massimo Ferrante, bibliotecario Università di Padova; esperto in Information Literacy, tutor squadra Formazione Biblioteca Digitale
martedì 14 novembre 2017
modulo 3 Il buon disputante: tecniche di oratoria – Riccardo Agostini, esperto di oratoria e crescita personale.
mercoledì 22 novembre 2017
modulo 4 Caratteristiche, procedure, ruoli e valutazione di un dibattito regolamentato – Adelino Cattani, docente di Teoria dell’Argomentazione Università di Padova; Senofonte Nicolli, formatore.
Visione e analisi di dibattiti – Adelino Cattani, Senofonte Nicolli
maggio 2018 (data da definire)
modulo 5 Palestra di botta e risposta: cosa portiamo a casa da questa esperienza – Adelino Cattani,
Senofonte Nicolli.
Fase 2. Attività di dibattito – gennaio/aprile 2018
Classi prime
- Due dibattiti a tema per ciascuna delle quattro classi prime e fra squadre della stessa classe, condotti dagli insegnanti della scuola.
- Un dibattito a tema di fine percorso fra due squadre di classi diverse, condotto da due formatori-giudici.
Classi terze
- Un incontro collettivo con gli studenti di sei classi terze (suddivisi in due gruppi e in due sedi diverse) con simulazione guidata di dibattito fra due squadre di studenti.
- Due dibattiti a tema fra squadre di classi diverse organizzate in due gironi:
- Un dibattito finale fra le due squadre meglio qualificatesi.
Ciascun dibattito è condotto da due formatori-giudici.
MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DEGLI INSEGNANTI NEL PROGETTO
Direttamente coinvolti sono uno o più insegnanti di ciascuna classe che presentano la proposta al Consiglio di classe che la condivide come modulo didattico. Dato il carattere interdisciplinare del progetto, il modulo può entrare a fare parte integrante del curriculo scolastico della classe.
Gli insegnanti: partecipano a tutto il percorso di formazione in stretto coordinamento con i formatori di Palestra; conducono le attività didattiche di preparazione ai diversi dibattiti.
MONITORAGGIO DELL’EFFICACIA DEL PROGETTO
L’efficacia del progetto viene verificata attraverso azioni di monitoraggio in itinere e di valutazione finale.
Gli insegnanti possono anche prevedere una valutazione specifica degli studenti all’interno della propria disciplina di insegnamento. Gli insegnanti al termine del progetto riferiscono al Consiglio di classe che valuta l’efficacia del progetto stesso e la ricaduta sulla classe.